Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto 1956 - Montepulciano 1988), trascorre la sua infanzia tra San Severo e San Menaio (Gargano).
Nel 1969 si trasferisce a Pescara per frequentare il liceo artistico, dove con Sandro Visca e Albano Paolinelli, suoi insegnanti, e il gallerista Peppino D’emilio fonda il “Laboratorio Comune d’Arte Convergenze”, dove espone le sue opere.
In questo periodo Andrea realizza i suoi primi fumetti, molti dei quali hanno per protagonista lo stesso Visca e numerosi quadri. Sono opere che mostrano il suo interesse verso la grafica pubblicitaria e illustrativa e, in maniera particolare, quello per le avanguardie artistiche del Novecento e la Pop Art.
Nel 1974 si iscrive al DAMS. di Bologna. Sono gli anni più caldi del movimento studentesco e Andrea, pur non militando in alcun gruppo politico, si schiera con l’ala creativa del movimento. Da questa esperienza nasce Le straordinarie avventure di Pentothal, il suo esordio nel mondo del fumetto. È una lunga storia senza trama, scritta con l’urgenza di un diario, ma con fughe nel surreale, dove Andrea dimostra di possedere una profonda capacità di analisi e un grande talento narrativo. Infatti la sua pubblicazione sulla rivista Alter Alter (dall’aprile 1977 fino al 1981) ottiene un immediato successo.
Nel 1977 con Stefano Tamburini, Tanino Liberatore, Filippo Scozzari e Massimo Mattioli, danno vita a Cannibale, una rivista indipendente di taglio underground, il cui titolo riprende quello di un foglio dadaista francese.
Per Cannibale, Andrea realizza alcune storie brevi, spesso caratterizzate da esilaranti invenzioni linguistiche.
Dal 1978 al 1981 collabora al settimanale satirico il Male, disegnando storie brevi, copertine, vignette e illustrazioni.
Di tutti i politici dell’epoca, Andrea risparmia solo Sandro Pertini. Il Presidente è protagonista di una serie di vignette e copertine (una delle quali varrà all’autore un invito al Quirinale), fino a diventare il protagonista di un libro che racconta in chiave ironica, ma con sincero affetto, le comiche avventure di Pert, capo partigiano, e del suo scombinato “luogosergente” Paz, lo stesso Andrea Pazienza.
Pertini esce nel 1983 come supplemento alla rivista Frigidaire (Primo Carnera edizioni), diretta da Vincenzo Sparagna, sorta dalle ceneri di Cannibale nel 1980 e destinata a lasciare un segno profondo nel mondo del fumetto e della cultura giovanile italiana. Su questa rivista, con la storia Giallo scolastico (1981), fa la sua comparsa Massimo Zanardi, il personaggio più conosciuto di Andrea Pazienza. Zanardi è la rappresentazione del male presente in ognuno di noi.
Su Frigidaire escono altre tre storie di Zanardi (Verde Matematico, Notte di Carnevale e Pacco), successivamente pubblicate in Francia, Spagna e Grecia.
Nel 1981 la Primo Carnera pubblica anche Aficionados, un libro dove Andrea Pazienza si allontana dalle tematiche giovanili e sceglie l’ironia per raccontare le avventure dell’equipaggio di un carro armato italiano perso nel deserto algerino durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1983 Andrea riprende i rapporti con la Milano Libri, e pubblica numerose storie sulle tre testate della casa editrice (Linus, Alter Alter e Corto Maltese).
Negli anni Ottanta è molto intensa anche l’attività di illustratore. Andrea realizza manifesti cinematografici, come quello per La città delle donne di Federico Fellini (1980), copertine per dischi, campagne pubblicitarie, locandine e scenografie per il teatro.
Nel 1984 si trasferisce a Montepulciano, sede degli Editori del Grifo. Nascono storie bellissime come Lupi (Corto Maltese, 1984) e La prima delle tre (Alter Alter, 1985). Su Alter Alter, sempre nel 1985, inizia la pubblicazione di Pompeo, il terzo grande personaggio di Andrea Pazienza. La pubblicazione della storia completa esce nel 1987 in un volume dal titolo Pompeo-Fino all’estremo (Editori del Grifo).
Dal 1985 al 1988, collabora con la Lega Ambiente, realizzando numerose illustrazioni di animali, poi raccolte nel volume Bestiario (Editori del Grifo, 1992). Per le testate Frizzer, Tempi Supplementari, Tango, Zut e AVAJ, Andrea Pazienza realizza numerose vignette, illustrazioni, storie.
Nel 1985 Andrea incontra Marina Comandini, che sposa nel 1986. Inizia la sua collaborazione con il mensile Comic Art. Alcune delle storie pubblicate, come Zanna: ma la vecchiezza è una Roma…, sono il frutto di un rinnovato interesse
per la pittura. La voglia di sperimentare nuovi linguaggi prosegue con Campofame, tratto dall’omonimo poema di Robinson Jeffers.
Del 1987 è Zanardi medioevale. La storia rimane incompiuta, così come Storia di Astarte, pubblicata su Comic Art nel luglio 1988.