Arte, Fotografia, Disegni e Progetti di Architettura Collezione Francesco Moschini e Gabriel Vaduva A.A.M. Architettura Arte Moderna
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Biografia dell'autore -
Germano Celant e Francesco Moschini
Bologna, Italia, 2008
© Gabriel Vaduva / Archivio FFMAAM
Biografia dell'autore

Germano Celant (Genova, 1940), critico e storico dell’arte, ha curato innumerevoli mostre, manifestazioni d'arte ed esposizioni ed è autore di oltre cinquanta pubblicazioni.

Il nome di Germano Celant è legato all’invenzione, nel 1968, del termine di "Arte Povera" per designare un nuovo movimento di artisti italiani (Piero Gilardi, Mario Ceroli, Paolo Icaro, Pino Pascali, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Giulio Paolini, Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Gilberto Zorio, Giuseppe Penone, Luciano Fabro, Pier Paolo Calzolari, Emilio Prini, Gianni Piacentino) che ha avuto grande successo internazionale. Il fenomeno fu da lui teorizzato in mostre e pubblicazioni come "Conceptual Art, Arte Povera, Land Art" (1970). Dopo "Off media" (mostra e libro a Bari 1977) fu chiamato a collaborare col Museo Guggenheim di New York. Con iniziative come la mostra "Italian Metamorphosis 1943-1968 (1994) ha promosso i rapporti Italia - Usa. Rivisitazione coltivata anche con mostre al Centre Pompidou di Parigi (1981), a Londra (1989) e a Palazzo Grassi a Venezia (1989). Per lo stesso Palazzo Grassi aveva curato la retrospettiva "Futurismo e Futurismi" (1986). Di qui la nomina a direttore della 47° Biennale d’Arte di Venezia (1997). Nel 1996 ha curato la prima Biennale di Firenze "Arte e Moda", sviluppando la sua concezione dell’arte come intreccio linguistico connesso anche all’ambiente. Collaboratore di riviste fra cui "L’Espresso", autore di molte monografie e di altri testi teorici ("Inespressionismo" 1988), curerà nel 2004 la grande mostra a Genova "Arti&Architettura".