Arte, Fotografia, Disegni e Progetti di Architettura Collezione Francesco Moschini e Gabriel Vaduva A.A.M. Architettura Arte Moderna
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Biografia dell'autore -
Ludovico Quaroni
Laboratorio di Progettazione ‘83 - Consulto su Roma
Oratorio dei Filippini: Sala Borromini, Roma, 27 ottobre 1983
© Gabriel Vaduva / Archivio FFMAAM
Biografia dell'autore

Ludovico Quaroni (Roma 1911-1987), una delle figure più rappresentative della Architettura italiana, consegue il diploma di maturità classica, si laurea in architettura presso l'Istituto di architettura dell'Università di Roma nel 1934 e prende l'abilitazione professionale di architetto presso il Politecnico di Milano.

Nel 1935 inizia l'attività professionale insieme a Mario Ridolfi, Francesco Fariello, e l'anno dopo vince il secondo premio al Concorso per le nuove preture unificate di Roma con Saverio Muratori. Ludovico Quaroni ed il suo gruppo, frequenta intellettuali, artisti, esponenti della cultura dell'epoca tra cui Massimo Bontempelli, Carlo Belli e Giuseppe Capogrossi, diventando uno dei riferimenti fissi della discussione culturale romana. Il periodo di transizione culturale in cui si forma Quaroni, il senso di precarietà e continua revisione, ne faranno un "irrequieto abitatore del suo tempo" con la necessità di esprimersi in modi diversi.

Quaroni abbraccia il razionalismo nella progettazione dell'Auditorium di Roma nel 1935, fa concessioni al modernismo imperiale nel concorso per la Piazza Imperiale all'E42 a Roma nel 1938 quando vince il primo premio ex-aequo con Fariello e Muratori, e poi nel 1951 la sua opera si evolve nel neorealismo con la progettazione di Borgo La Martella a Matera, magnifica combinazione tra modernità socio-urbanistiche e recupero della tradizione.
Pur continuando a lavorare a grandi progetti urbanistici Quaroni si dedica anche all'insegnamento ai corsi di Architettura dell'Università di Roma come assistente di Del Debbio, Piacentini, Marconi, e, nel 1940, consegue la libera docenza in composizione architettonica.

Nel 1944 partecipa alla guerra in Etiopia e al secondo conflitto mondiale, caduto prigioniero degli inglesi, viene internato in India, dove rimane per cinque anni, tenendo corsi tecnici e di urbanistica per i geometri prigionieri; elabora alcuni progetti per il Maharaja junior dello stato di Dewas. Tornato libero nel 1946, Quaroni torna in Italia dove riprende l'insegnamento a Roma, Napoli e Firenze, partecipa a concorsi e occupa la carica di vicepresidente dell'Inu, Istituto nazionale di urbanistica, fa parte del Cet e nel 1956 riceve il Premio Olivetti per l'urbanistica.

Le sue opere continuano con l'eclettismo rivelato nei precedenti lavori con la Chiesa neo-liberty a Genova nel 1956, con l'edificio pluriuso a Grosseto nel 1970, con il Teatro dell'Opera di Roma nel 1983.
Ludovico Quaroni, della sua esperienza di architetto ha scritto vari libri, fra i quali ricordiamo "Torre di babele" (1967), "Progettare un edificio" (1977), "La città fisica" (1981) e "La cultura del progetto" (1987).

È stato membro del Consiglio superiore dei beni culturali e ambientali e presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca.