Arte, Fotografia, Disegni e Progetti di Architettura Collezione Francesco Moschini e Gabriel Vaduva A.A.M. Architettura Arte Moderna
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Biografia dell'autore -
Nicola Di Battista e Francesco Moschini
Laboratorio di Progettazione Gallipoli, 20 settembre 2012
© Gabriel Vaduva / Archivio FFMAAM
Biografia dell'autore

Nicola Di Battista (Teramo 1953) si laurea in Architettura a Roma nel 1985, dopo aver trascorso un periodo di “apprendistato” presso lo studio di Giorgio Grassi a Milano tra il 1981 ed il 1985.

A Roma, nel 1986, inizia la sua attività indipendente e, immediatamente, vince il concorso nazionale per una Casa-albergo per anziani a Giulianova (TE), con un progetto tutto interno alla “Tendenza” ed alla lezione di G. Grassi (edificio che solo ora giunge al traguardo della costruzione).

Fra il 1989 ed il 1994 è professore al Seminario internazionale di progettazione “Napoli, architettura e città” presso l’Università di Napoli. Tiene lezioni e conferenze in varie Università in Italia ed all’estero.
È stato professore a contratto nelle facoltà di Architettura di Roma e Ascoli Piceno prima di essere chiamato al Politecnico Federale di Zurigo (ETH) in qualità di visiting professor di Composizione architettonica nel biennio 1997-1999. Attualmente è titolare di moduli didattici presso le Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno e Roma. Mostre sul suo lavoro sono state organizzate al Politecnico Federale di Zurigo nel 1998 ed alla Galleria A.A.M. Architettura Arte Moderna di Roma nel 1999.

È possibile seguire lo sviluppo della ricerca di Di Battista attraverso i suoi interventi teorici, costituiti dai saggi e dagli articoli scritti fra il 1987 ed il 1996 e pubblicati in numerose riviste di architettura italiane e straniere, alcuni dei quali apparsi come editoriali su «Domus» nel periodo in cui era vice-direttore della rivista, fra il 1992 ed il 1996, ed ora raccolti, insieme ad altri saggi inediti, in Verso un’architettura d’oggi (Lucerna, 2001), volume in cui sono esposte le sue posizioni teoriche in merito alla disciplina architettonica, nella convinzione che “se oggi il discorso sull’architettura sembra diventato così complicato, al punto che il solo farsi comprendere appare sempre più faticoso, forse è arrivato di nuovo il tempo anche per l’architettura, di un altro punto ed a capo”.

Ma soprattutto attraverso la partecipazione ai concorsi di architettura, Nicola Di Battista ha inteso portare avanti la sua ricerca. A partire dal progetto presentato al concorso internazionale per il Centro parrocchiale di Tor Tre Teste a Roma, del 1994, in cui prende le distanze dalla stretta osservanza all’ortodossia della “Tendenza”, che pure aveva caratterizzato il suo lavoro fino ad allora. Nel progetto di concorso per la sistemazione del Borghetto Flaminio a Roma, che, l’anno dopo, lo vede fra i finalisti, si mostra infatti estremamente attento a recepire all’interno del suo lavoro, dandone la propria personale declinazione, le più aggiornate tendenze della cultura architettonica europea, senza però mai dimenticare il rapporto con il passato e con la storia.

Nel 1997 è invitato da Francesco Moschini a presentare una sua proposta progettuale alla mostra “L’architetto e l’artista a confronto su un tema emblematico: l’ampliamento di spazi e funzioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna” di Roma. In coppia con Enzo Cucchi (con il quale in quella circostanza inizia un rapporto attivo ancora oggi) presenta un progetto che trova una delle sue migliori ragioni nel negarsi come ennesima “aggiunta” alle preesistenze, rifiutando l’ostentazione della propria forma; al contrario, cercando di “parlare sommesso” il linguaggio della contemporaneità, riducendo al minimo la forza del proprio gesto.

Nel 1998 inizia la collaborazione con H. Kollhoff, con il quale vince il concorso internazionale per i nuovi uffici degli Enti Centrali della Difesa, Roma - cui segue l’assegnazione dell’incarico da parte del Ministero, ma non la successiva realizzazione del progetto - e partecipa al concorso per il Centro Congressi Italia all’EUR, Roma.

Nel 2000, ancora con H. Kollhoff, partecipa al concorso a inviti per l’ampliamento della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, con un progetto che sembra allontanarlo dalla linea sino ad allora seguita. Nello stesso anno partecipa al concorso per l’ampliamento del Museo Svizzero a Zurigo, e viene ammesso al II grado del concorso per l’ampliamento della Galleria Comunale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Nel 2001 è invitato a partecipare al concorso per il nuovo centro parrocchiale S. Giacomo a Foligno, in cui continua la collaborazione con Enzo Cucchi (qui insieme a Ettore Spalletti), e risulta vincitore al concorso per l’ampliamento del Museo Storico Archeologico e piazza a Santa Corona, Vicenza.

Da settembre 2013 e il direttore della rivista “Domus”

Romolo Tancredi